Università

...ma sei nato in Italy !

Questa la famosa canzone di Renato Carosone che scherzava sull'abitudine tutta italica di importare ed imitare mode e manie provenienti da oltre oceano.

Mi è tornata in mente in questi giorni quando ho ascoltato il breve discorso del Presidente Obama con cui invitava i giovani allo studio dell'informatica.


Dice il Presidente ai giovani:
"Non limitatevi a comprare un nuovo videogioco, createne uno!
Non limitatevi a scaricare l'ultima app, aiutate a progettarla!
Non limitatevi a giocare con il vostro telefono, imparate a programmarlo!"

E' poco più di un tweet come numero di caratteri ma è assolutamente efficace!
Delle sue parole colpiscono la chiarezza e l'entusiasmo del messaggio.

Altri due passaggi mi sembrano importanti da sottolineare.
"Imparare a lavorare con le nuove tecnologie non è importante solo per il vostro futuro, è importante per il futuro della nostra Nazione. Se vogliamo che l'America rimanga all'avanguardia, abbiamo bisogno che giovani Americani come voi sappiano padroneggiare gli strumenti e le tecnologie che stanno cambiando la nostra realtà"
E poi :"Ovunque viviate, in una grande città o in un piccolo paese, il computer può essere una grande opportunità per il vostro futuro".

Un discorso rivolto al futuro (il Presidente usa molte volte questa parola), alle nuove generazioni, per dar loro una traccia, un'indicazione su come investire il proprio tempo e su come utilizzare le opportunità della Rete.

Bene: mi ha colpito il riconoscimento chiaro ed esplicito che il futuro di un Paese passa dalla forza delle nuove generazioni e dalla loro capacità di innovare.
Uno Stato moderno che vuole avere un futuro deve investire nei propri giovani.

E poi un passaggio importante a me molto caro: ovunque esiste l'opportunità di essere protagonisti grazie proprio alla Rete, non solo a New York o nella Silicon Valley. Anche in Basilicata!

Opportunità, appunto. Ed un Paese che guarda al futuro deve saper costruire opportunità adeguate per i propri giovani.

Un discorso breve ed intenso, quello di Obama, che fa appassionare anche me che ormai conto ben più di un capello bianco!

Poi...
...poi ritorno nella nostra realtà e mi ritrovo tra le mani le statistiche della Comunità Europea sull'ICT nelle scuole tecniche europee.
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Mi colpisce in particolare quella relativa al numero di computer ogni 100 studenti: in Italia circa 9 computer ogni 100 studenti.
Dato che diventa ancora peggiore se si guarda quanto succede nella scuola primaria: 6 computer ogni 100 bambini!
Siamo troppo in fondo e lontani perchè la nostra istruzione tecnica sia al passo con quanto sta accadendo altrove nel mondo.
Troppo in fondo per dare ai nostri ragazzi le stesse opportunità dei loro coetanei che vivono ed imparano negli altri Paesi.
Questo gap che nasce nella scuola fatalmente si amplifica e riverbera sulla reale capacità di uno stato di essere innovativo e competitivo.

Importante avere consapevolezza di questo: si tratta di opportunità da creare ed opportunità da cogliere.

Quello dell'innovazione è un treno che passa velocissimo, ancora più veloce degli anni passati, non rallenta e non si ferma ad aspettare nessuno: non possiamo permettere alle nostre nuove generazioni di perderlo.

I nostri giovani sono esattamente quelli che vede Obama: ragazzi con in mano videogiochi, app e cellulari.

Chi di noi li invita a fare un passo in più? A trasformarsi da utenti banali e passivi a ..sviluppatori attivi?
Nel mio piccolo è quello che provo a raccontare in Facoltà ai miei studenti.
Ma ci vogliono voci ben più autorevoli della mia per cambiare lo stato delle cose!

Altrimenti, non ci rimarrà che giocare a fare gli Americani ma... con la consapevolezza che come dice Carosone ...siamo nati in Italy!


Un'anteprima sul nuovo corso di "Progettazione e Gestione Siti Web" di Scienze del Turismo che inizia domani.
La prima lezione, si sa, è importante: bisogna riuscire a dare agli studenti un'idea di contenuti e potenzialità del corso.
Magari riuscire ad interessarli ed incuriosirli alla materia, certamente l'impatto è importante.
Sarà che sono ancora oggi colpito dalle parole di uno studente che qualche anno fa mi disse: "Prof, io devo fare l'archeologo: a me Internet non serve!".
Beh, a parte la storia personale (l'archeologo volevo farlo anche io...!!!), quella volta fu necessario mettere in campo le email,la georeferenziazione, le biblioteche online, i musei virtuali, le stampanti 3D e raccontare l' avventura di Matt per convincerlo quanto meno a rivedere la propria posizione.
La sua stretta di mano a fine corso fu per me una grande soddisfazione.

Quest'anno ho deciso di iniziare il corso di progettazione web con il video di Marine Shifrin.
E' un video ormai "famoso" online (ecco, magari da domani con gli studenti sostituiremo l'aggettivo "famoso" con "virale" )
Oltre 15 milioni di visualizzazioni in 10 giorni per il messaggio di addio (I quit!) di Marine alla sua azienda, la Next Media Animation di Taiwan.
Marina si licenzia e lo fa in una maniera originale ballando in azienda alle 4 di mattina.

Mi piace iniziare il corso con questo video perchè rappresenta cosa è il web oggi.
Uno spazio creativo a disposizione di tutti, in cui non c'è chi scrive e chi legge, ma ognuno può "dire la sua a modo suo".
Investimento iniziale? Praticamente nullo: un account WordPress e un account Youtube sono gratis ed una videocamera ce l'abbiamo tutti a casa, in fondo.

La viralità del video di Marina ha generato in pochi giorni decine di altri video più o meno collegati al primo.

Intelligente il video-risposta dell'ormai ex azienda, in cui all'"Io me ne vado!" fa seguito un "Noi assumiamo!" (we're hiring!) con tanto di email per chi vuole inviare il proprio curriculum.

Una potenziale brutta figura per l'azienda è diventata l'occasione per farsi una bella pubblicità con quattro milioni di visualizzazioni in una settimana (bravi anche loro!)
Tanto bravi da far malignare che sia tutta una loro trovata pubblicitaria!

e... cosa succede a questo punto ?
Storia finita? no, tutt'altro...
A questo punto c'è chi dalla Spagna continua e coglie l'opportunità di un posto di lavoro da riempire, si propone alla Next Media Animation con un altro video Hire me! - Assumetemi!.
Sempre stessa musica, sempre stesso stile...virale dicevamo..

O ancora chi prende spunto e si fa pubblicità per cercare un lavoro, sempre ballando, come lei

Ma torniamo a Marina, la protagonista di questa storia.
Che fine ha fatto? Come è cambiata la sua vita in questi ultimi 10 giorni?
Non credo se la passi male e di certo non è a casa a piangere per il lavoro perso!
Con l'attenzione dei media mondiali e le partecipazioni a show televisivi con tanto di offerte di lavoro, non credo abbia tempo di pensare alla sua ex azienda.

Tralasciamo poi il non trascurabile ritorno economico di 15.000.000 visualizzazioni in 10 giorni. Senza voler fare i conti in tasca a Marina, le pubblicità Youtube sul suo video le hanno già fruttato compensi a sei cifre.

Non solo: oggi Marina riceve da tutto il mondo offerte da aziende di pubblicità o testate giornalistiche ovviamente sempre allo stesso ritmo! 🙂

Bene, il corso inizia anche quest anno: ci tengo a precisare che non sarà un corso di ballo (!!!) ma parleremo di innovazione e nuove tecnologie e come metterle a disposizione per presentare al meglio competenze e qualità di persone ed aziende.

Benvenuti!

PS dimenticavo: questo è dedicato a mia moglie che mi sopporta